La Terza sezione penale della Corte di Cassazione – nella sentenza 2.1.2024 n. 6 – torna sul tema della distinzione tra crediti inesistenti e crediti non spettanti ai fini della configurabilità del reato di indebita compensazione ai sensi dell’art. 10-quater del DLgs. 74/2000.
Tale pronuncia sposa un indirizzo interpretativo restrittivo per cui la definizione dell’art. 13 co. 5 del DLgs. 471/1997 è applicabile solo per le sanzioni amministrative-tributarie e non per l’integrazione della responsabilità penale (Cass. n. 16353/2023). La pronuncia in questione appare non prendere in considerazione quanto statuito in questa materia dalle Sezioni Unite civili n. 34419/2023.