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Imposta di registro – Enunciazione – Atti soggetti a registrazione in caso d’uso (Cass. 23.1.2024 n. 2296)

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 23.1.2024 n. 2296, pronunciandosi sulla tassazione, ai fini dell’imposta di registro, di un contratto d’opera enunciato nel decreto ingiuntivo volto a recuperare il credito vantato dal prestatore, ha chiarito che:
– di per sè, l’enunciazione, ovvero il richiamo dell’atto non registrato in un atto registrato, non può configurare un’ipotesi d’uso ai sensi dell’art. 6 del DPR 131/86;
– ai sensi dell’art. 22 del DPR 131/86, però, l’enunciazione di un atto soggetto a registrazione in caso d’uso, va assoggetta all’imposta di registro a prescindere dal verificarsi del cado d’uso definito dall’art. 6 citato.

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