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Società di comodo – Limiti all’utilizzo in compensazione “verticale” del credito IVA – Incompatibilità con la direttiva 2006/112/CE (Corte di Giustizia dell’UE 7.3.2024 causa C-341/22)

Sulla base di quanto sancito dalla Corte di Giustizia dell’UE 7.3.2024 causa C-341/22, gli artt. 9 e 167 della direttiva 2006/112/CE non consentono, rispettivamente, di negare la qualifica di soggetto passivo e il diritto alla detrazione dell’IVA, qualora l’importo delle operazioni effettuate, rilevanti ai fini dell’imposta, non raggiunga la soglia stabilita da una normativa nazionale sulla base delle attività patrimoniali di cui il soggetto dispone.
Il caso esaminato riguarda una società agricola, a cui l’Agenzia delle Entrate ha negato il diritto alla detrazione dell’IVA assolta sugli acquisti nel 2009. Per tre periodi d’imposta consecutivi (2006, 2007 e 2008), infatti, tale soggetto aveva effettuato operazioni rilevanti ai fini IVA per un importo inferiore all’ammontare al di sotto del quale le società sono ritenute “non operative” (art. 30 co. 4 della L. 724/94).

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