Il DM 7.5.2024, attuativo dell’art. 38 del DPR 600/73 stabilisce i criteri applicativi del c.d. redditometro e, rispetto alla versione precedente, consente di imputare al contribuente varie spese determinate sulla base dei valori Istat.
Tale decreto, operante dal 2016 (in ragione dell’intervenuta decadenza delle annualità 2016 e 2017, in concreto esso opera dal 2018) è pressochè identico al precedente decreto 16.9.2015.
Ciò ha destato un particolare clamore mediatico e, per questa ragione, fonti ufficiali hanno annunciato un’imminente sospensione del decreto, strumentale ad una complessiva riforma dell’accertamento sintetico.