I contribuenti che, nel calcolo delle imposte dovute per il 2023, si avvalgono della c.d. flat tax incrementale (ex art. 1 co. 55 – 57 della L. 197/2022) devono rideterminare gli acconti dovuti per il 2024 ai fini dell’IRPEF e delle relative addizionali assumendo, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata se l’imposta sostitutiva non si fosse applicata.
La flat tax non è, invece, soggetta ad alcun obbligo di versamento in acconto. Infatti, posto che il prelievo si applica per il solo 2023:
– per tale anno, non vi è stata una base storica di riferimento su cui calcolarlo;
– per il 2024, non si è più soggetti d’imposta e, quindi, l’acconto non è dovuto.