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Nuovi sgravi contributivi per le imprese del Sud Italia dal 2025 al 2029

I commi da 404 a 426 dell’art. 1 del Disegno di legge di bilancio 2025 introducono un nuovo sgravio contributivo per le aziende che assumono lavoratori a tempo indeterminato nel Mezzogiorno per il periodo 2025-2029. Questo nuovo incentivo andrà a sostituire l’attuale “decontribuzione Sud” prevista fino al 2029 dall’art. 1 commi 161 e seguenti della Legge 178/2020, che verrà quindi interrotta anticipatamente.

L’obiettivo del nuovo sgravio è quello di sostenere i livelli occupazionali nel Sud Italia e ridurre i divari territoriali. L’agevolazione si applica ai datori di lavoro privati (esclusi quelli agricoli, domestici e alcuni enti pubblici) che hanno dipendenti a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

L’esonero contributivo varia dal 25% nel 2025 al 15% nel 2029, con un tetto mensile decrescente da 145 a 75 euro. Per accedere al beneficio, le aziende devono rispettare alcune condizioni, come la regolarità contributiva e l’adempimento degli obblighi di assunzione di lavoratori disabili.

Ci sono però alcune differenze tra microimprese/PMI e le aziende più grandi. Per le prime, lo sgravio è concesso nei limiti degli aiuti “de minimis”. Per le seconde, è richiesto un incremento occupazionale annuo e l’autorizzazione della Commissione europea.

Il nuovo incentivo non è cumulabile con altri sgravi all’assunzione previsti dal DL “Coesione-lavoro” e si applica solo per i contratti a tempo indeterminato, esclusi quelli di apprendistato.

In sintesi, il Ddl. bilancio 2025 introduce un nuovo esonero contributivo per favorire l’occupazione stabile nel Mezzogiorno, seppur con percentuali e limiti decrescenti nel quinquennio 2025-2029.

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